L’intenzione era di salire al Lago Rotondo di Trona (2256 m) ma la presenza di nubi e nebbia in quota ci ha consentito di raggiungere solo la Bocca di Trona !
Oggi, 1 giugno 2022, giornata preannunciata con tempo poco nuvoloso anche in quota, ma non sarà così, dalla tarda mattinata le nuvole si accumulano e vanno a ricoprire le cime oltre i 2100 m !
Io e mio figlio Raffaele , partiamo dalla Curva degli Sciocc (1508 m) con l’intenzione di salire al Lago Rotondo di Trona .
Partiti dalla Curva degli Sciocc (1508 m) sul sent. 108 superata la Casera Valletto (1625 m) saliamo fino alla conca di Val Salmurano godendoci lo spettacolo di belle fioriture primaverili mentre in cielo compaiono le solite prime nuvole che man mano si allargano in cielo.
Al bivio imbocchiamo il sent. 108A (Sentiero dei vitelli) ) che devia a sx, mentre il normale sent. 108 prosegue a dx verso il Canalino per il Benigni.
Percorriamo in decisa a tratti ripida salita in traversi la valle che scende dalla Bocchetta di Val Pianella alla conca di Val Salmurano.
Al bivio non saliamo a dx per il Benigni, ma proseguiamo a sx sul sentierino di raccordo che in traverso ci porta ad agganciare il sent. 101 che ci conduce prima alla Bocchetta di Val Pianella (2210 m) e poi in breve al Passo-Bocca di Trona (2224 m).
Purtroppo le nubi si sono diffuse a ricoprire il cielo e la nebbia si diffonde a tratti sul nostro percorso.
Non riusciamo neppure ad ammirare la pietrosa vallata di Trona, dominata in alto dal suo Pizzo (2510 m) e abbellita in basso dai suoi laghi di Trona e Zarcone.
Dobbiamo a nostro malincuore rinunciare a proseguire per il Lago Rotondo di Trona ed accontentarci della Bocca di Trona, rinunciando anche di passare al Rif. Benigni.
Intanto siamo attirati dalla presenza di un numeroso branco di stambecchi adulti al pascolo nella conca tra la Bocchetta di Valpianella e la Bocca di Trona sui fianchi del Monte Giarolo.
Ovviamente ci attardiamo a riprendere gli stambecchi maschi alcuni dei quali lottano tra loro a colpi possenti di corna con i rivali e il rumore dei duelli si fa ben sentire!.
Goduto lo spettacolo insolito di tanti stambecchi adulti maschi riuniti in branco con alcuni in lotta di corna, dalla Bocca di Trona, percorso a ritroso breve tratto del sent. 101, imboccchiamo al primo bivio il visibile sentiero in discesa a dx non segnalato, che ci abbassa ad agganciare in pochi minuti il sentiero 107A di Val Pianella ben segnalato questo con bolli bianco-rossi.
Dopo breve salita sostiamo per un pranzetto al sacco mentre infreddoliti dalla presenza di nebbia e aria fresca, ci ricopriamo per bene.
Poi riprendiamo il sentiero 107A che discende scosceso per buon tratto in Val Pianella per poi divenire più in basso di comoda percorrenza.
Qui inizia la parte suggestiva della amena Val Pianella, un anfiteatro morenico sul quale si alzano le bastionate del Pizzo di Giacomo (2184 m) e il Torrione di San Giacomo (2254 m) che svettano sopra i pascoli della ormai crollata Baita Pastrengo dove risulta evidente il meticoloso lavoro di spietramento fatto per liberare i prati e permettere un maggiore sfruttamento dei pascoli.
Intanto man mano scendiamo le nubi a tratti si diradano e possiamo godere anche di qualche spera di sole che ci riscalda.
Superata Baita Nicola (1840 m) , l’unica presente nella valle, il 107A entra nel bosco di prevalente abetaia-faggeta fino a raggiungere il bivio di discesa ad Ornica, dove noi proseguiamo sul 107A di sinistra per risalire all’Alpe Valletto (1600 m) e alla successiva Casera Valletto (1625 m) andando a riprendere il sent. 108 salito la mattina, chiudendo così il bell’anello iniziato il mattino.
Agganciato qui il sent. 108 in breve facciamo rientro ala Curva degli Sciocc, punto di partenza, contenti della bella escursione (anche senza aver raggiunto la meta programmata, che rimandiamo ad una prossima volta) che Raffaele ha compiuto per la prima volta !